Però, com’è dolce l’insuccesso
… l’insuccesso è un enigma che va dolorosamente interpretato;… Ma allora si dovrebbe puntare su una letteratura che sia infelicemente di successo? O su una letteratura che sia felice, ma di sicuro insuccesso? Fortunatamente la letteratura resta un oscuro garbuglio, e il suo modo di agire è così sordido, presuntuoso, insinuante, mescola perfettamente mendicità e prodigalità, è avara e indispensabile, che non si sa mai con sicurezza né ciò che può né ciò che deve né ciò che vuole essere. Sappiamo che è facile ucciderla, o meglio ridurla a vita intermittente, come certi animali, insetti infimi: e sappiamo che il successo e la felicità sono, per questa allegoria macchinosa, stricnina e cianuro.
Giorgio Manganelli -Il rumore sottile della prosa- pag. 188-189
Adelphi, 1994
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Riletture scardinano il passo monotono, favoriscono l’intrigante sibilo o lo stridore che solo la letteratura produce con fervore inusuale.
Quanto è necessario Manganelli. Non si finisce mai di rileggerlo.
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Concordo, e c’è una bella nota su questo libro sul tuo sito, consiglio di leggerlo a chi passa da qui. Ti ringrazio, buone letture manganelliane, un sorriso t
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Grazie!
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articolo bello e interessante)
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Grazie Villa Dominica Balbinot, un saluto.
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