Ogni mattina una poesia per scostare le tenebre della notte.
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Il dormiente è di casa in cielo e all’inferno e sente organi di germogli e beve polvere di membra invernali.
I suoi vóti muoiono nei boschi, su tronchi secchi
dischiude ciò che fu e se ne va giú, gelando, nelle valli ubriache.
Dentro case cave il suo cervello spinge l’aculeo nella carne che scorre di amore proibito.
Con moto sinistro egli si rintana nel mattino e reca ancora nelle sue mani il sogno di tanti morti.
Thomas Bernhard -Sotto il ferro della luna- Crocetti Editore
Traduzione di Samir Thabet